Il palo di fondazione è un tipo di fondazione profonda o fondazione indiretta che presenta la peculiarità, rispetto alla fondazione diretta, di trasmettere una parte non trascurabile del carico verticale per attrito lungo la superficie laterale della fondazione oltre che, a seconda del rapporto tra diametro del palo e altezza dello stesso, con la pressione agente sul piano di appoggio alla base del palo. Questa tipologia di fondazione ha il vantaggio di ridurre i cedimenti a lungo termine potendo sfruttare la resistenza (sia per attrito che in appoggio) di strati di terreno profondi e adeguatamente portanti (superando in profondità eventuali terreni soffici e inadatti, falde o cavità).
Esistono diversi metodi di perforazione dei pali ognuno indicato per il tipo di terreno che si incontra. I pali a rotazione tradizionali (pali a secco - incamiciati - con fanghi bentonitici o polimeri) dove lo o scavo del palo viene realizzato con una perforatrice (più comunemente trivella) attrezzata con diversi tipi di utensili raggruppabili in tre principali categorie: bucket, eliche e carotieri a seconda del tipo di terreno.

Il Palo a secco si esegue nei terreni che non necessitano del sostentamento del foro: terreni argillosi, limosi compatti e marne.

Il palo con fanghi bentonitici o polimeri è una perforazione più comune quando durante lo scavo serve il sostenimento delle pareti. Si introduce così durante la fase di scavo un fango bentonitico o dei polimeri la cui funzione è evitare che il terreno frani. Terminato lo scavo si esegue prima la posa in opera della gabbia d’armatura poi il getto del calcestruzzo. Il getto del calcestruzzo deve essere eseguito con il “tubo getto”, un tubo convogliatore munito in sommità di una tramogia per impedire il dilavamento del calcestruzzo che viene convogliato al suo interno. Nel caso in cui la profondità del palo fosse tale da richiedere due o più autobetoniere di cls per riempirlo, bisogna garantire la continuità del getto avendo sempre il calcestruzzo disponibile. L’eventuale bentonite o polimeri usati durante la fase del getto vengono recuperati con motopompe per essere riutilizzati negli scavi successivi.

Il palo incamiciato è una perforazione che prevede il rivestimento del foro con dei tubi forma chiamati “camicie” per sostenere lo scavo. La fase di getto è poi uguale a quella del palo con i fanghi.

Il palo con tubo gobbo è una perforazione che utilizza rivestimenti con tubi in ferro particolari che hanno una rientranza nel tubo di rivestimento che serve a formare un aggancio fra un palo e l’altro ideale per la realizzazione di drenaggi o paratie riempite di ghiaia.

PALI FDP

I pali FDP (Full Displacement Pile) sono pali in calcestruzzo realizzati con lo spostamento laterale del terreno, eventualmente armati con gabbia metallica. Vengono realizzati mediante inserimento nel terreno, per rotazione e spinta, di un particolare utensile collegato ad un’asta. L’utensile durante la penetrazione perfora il terreno con il suo primo stadio, lo compatta successivamente con il corpo dislocante per poi stabilizzarlo. Nella fase di risalita il processo è analogo a meno della perforazione: il corpo dislocante, più piccolo rispetto a quello inferiore, ricompatta il terreno che viene poi ri-stabilizzato dallo stadio centrale dell’ogiva. I pali di fondazione FDP sono particolarmente performanti in terreni limo sabbiosi da poco a mediamente addensati; da impiegare laddove ad un normale palo trivellato dovrebbero essere attribuiti diametri e lunghezze ben superiori. Diametro pali da 420 a 620 mm con lunghezze variabili in base al tipo di terreno. Il materiale scavato venendo compresso lateralmente sulle pareti del foro aumenta sensibilmente la tensione del terreno che, a palo fatto, si traduce in un incremento del coefficiente di spinta con conseguente maggiore resistenza laterale. La spinta conferita all’attrezzatura di scavo determina una compressione sulla punta del palo migliorando le caratteristiche del terreno in merito alla resistenza di base consentendo la progettazione con carichi di punta superiori. Il palo FDP ha poi il vantaggio di ridurre drasticamente la quantità di terreno da derivante dalle perforazioni riducendo i costi di smaltimento delle terre.


La perforazione
La perforazione viene effettuata con un'asta cava che termina con un apposito utensile di forma allungata
chiuso all'estremità inferiore da un dispositivo che impedisce l'entrata di terreno e\o acqua durante la
perforazione. La rotazione è impressa da una Rotary installata su una macchina cingolata.

Estrazione elica e getto cls
Eseguita la perforazione, si procede a pompare il calcestruzzo adeguato all’interno attraverso l’asta cava e
lo fa uscire alla base di questa mentre l’asta e l’utensile vengono gradualmente estratti dal terreno,
riempendo così il foro con il calcestruzzo. L’estrazione avviene lentamente con leggera rotazione in modo da
garantire la ri-compattazione del terreno. Generalmente viene impiegato un calcestruzzo con elevata fluidità
eventualmente un calcestruzzo autocompattante - autolivellante del tipo S.C.C.

Posa dell’armatura
Al termine del pompaggio del calcestruzzo si procede all'inserimento dell'armatura metallica. La gabbia di
armatura viene posta in opera mediante apposito argano di servizio installato sulla macchina base
o con una gru cingolata. Le gabbia d'armatura devono avere rigidezza adeguata, per tale ragione
sono da preferire diametri delle barre longitudinali pari a 18/20 mm e con dimensioni della gabbia
stessa ridotta di almeno 15 cm rispetto al diametro nominale di perforazione.


PALI CFA

I pali CFA o elica continua presentano numerosi vantaggi, quali la possibilità di essere eseguiti su quasi tutti i tipi di terreno, l'assenza di vibrazioni e la limitata rumorosità durante l'esecuzione.
Il metodo è quindi particolarmente indicato in zone urbanizzate o qualora gli spazi a disposizione per il cantiere sono limitati. Grazie alle moderne tecnologie che consentono il monitoraggio continuo dei parametri caratteristici in tutte le fasi di esecuzione e ad un sistema completamente automatizzato e computerizzato, in grado di sincronizzare e regolare tutti i processi, è possibile garantire la perfetta esecuzione ed ottenere pali con diametro compreso tra 400 mm e 800 mm con lunghezze fino a 24 m. Questa tipologia di palo è distinta da 3 fasi principali:

  • Perforazione
  • Estrazione elica e getto cls
  • Posa dell’armatura

Il sistema computerizzato è in grado di misurare:
Durante la perforazione: l’inclinazione della trivella, la velocità di rotazione, la coppia trasmessa alla testa.
Durante il getto: il flusso e la pressione del calcestruzzo, la forza e la velocita di estrazione della trivella

La perforazione
La perforazione viene effettuata con un'elica continua avente anima costituita da un'asta cava chiusa all'estremità inferiore da un dispositivo che impedisce l'entrata di terreno e\o acqua durante la perforazione. La rotazione è impressa da una Rotary installata su una macchina cingolata.

Estrazione elica e getto cls
Eseguita la perforazione, si procede a pompare il calcestruzzo adeguato all’interno attraverso l’asta dell’elica e lo fa uscire alla base di questa mentre l’elica viene gradualmente estratta dal terreno, riempendo così il foro con il calcestruzzo. In questo modo le pareti dello scavo sono continuamente sostenute, prima dalle spirali dell’elica e dal terreno che si trova tra di esse, poi dal calcestruzzo che forma il palo.

Posa dell’armatura
Al termine del pompaggio del calcestruzzo si procede all'inserimento dell'armatura metallica. La gabbia di armatura viene posta in opera mediante apposito argano di servizio installato sulla macchina base o con una gru cingolata. Le armature hanno normalmente una lunghezza variabile da 9 a 12 m e sono confezionate con barre in acciaio di diametro > 20 mm, con spirale di diametro 8÷10 mm saldata alle barre per formare una gabbia rigida.

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